Ottobre 2015 - Capriasca

Capriasca: 64 mani impegnate per la biodiversitàDal 2015, tra le azioni a favore della tutela delle peculiarità naturalistiche del Sottoceneri svolte dall’Alleanza territorio e biodiversità (vedi riquadro a fondo pagina), vi è anche l’organizzazione delle Giornate di eco-volontariato NaturAktiv, proposte in collaborazione con WWF Svizzera. Tali giornate sono destinate alle ditte desiderose di dare l’opportunità ai loro dipendenti di contribuire attivamente alla tutela della biodiversità partecipando in gruppo a svariate attività all’aria libera la cui formula si fonda su tre pilastri: “lavoro”, “piaceri del palato” e “informazioni sulla biologia e la cultura del luogo”. L’obiettivo delle giornate è dunque triplice ed è così composto: avvicinare i partecipanti alla natura, alle realtà agricole locali e alle peculiarità del territorio. La formula sta riscontrando un ottimo successo, infatti, ogni anno sono più di 800 i volontari che partecipano ai programmi organizzati in Vallese, Bassa Engadina e Ticino. Tra le attività proposte vi sono per esempio la pulizia e manutenzione di pascoli e i prati secchi, la cura dei frutteti tradizionali ad alto fusto così come la gestione di altri ambienti di pregio (zone umide, boschi, eccetera).

Lo scorso 23 ottobre sono state ben 64 le mani impiegate in Capriasca a favore della pulizia e della gestione del frutteto tradizionale delle antiche varietà fruttifere locali. La giornata, baciata dal sole, è stata organizzata dall’Alleanza territorio e biodiversità, in collaborazione con Capriasca Ambiente e ProFrutteti.

Durante le attività lavorative in programma, i trentadue volontari hanno unito le loro forze per estirpare alcuni focolai di una temibile pianta invasiva, il Poligono del Giappone (Reynoutria japonica), che si stava rapidamente espandendo nel frutteto minacciando gravemente la biodiversità indigena. I più tenaci si sono inoltre adoperati a favore del contenimento dei margini boschivi dove la rapida crescita degli arbusti creava una situazione di competizioni con le piante da frutto, sia per le risorse del terreno sia per la luce. Una terza attività ha invece impiegato i partecipanti nella pulizia e nella sistemazione del terreno nelle aree immediatamente adiacenti alle piante così da permettere loro di crescere in modo sano e poter così assicurare la trasmissione del loro singolare patrimonio genetico alle generazioni future.

Le diverse attività svolte sono servite da spunto per abbordare diversi temi di grande attualità riguardanti la protezione della biodiversità indigena (diffusione delle piante invasive, perdita degli spazi agricoli, avanzamento del bosco, eccetera) e dell’agro-biodiversità (in particolare la conservazione delle antiche varietà per l’alimentazione e l’agricoltura).

Durante la giornata in Capriasca, i volontari hanno avuto modo di recuperare le energie, perse durante gli importanti lavori svolti, degustando diverse specialità locali e alcune curiosità che non potevano avere che la mela quale ingrediente principale. La scelta di dare visibilità ai prodotti regionali ha permesso di coinvolgere alcuni agricoltori della zona che durante il pranzo hanno così avuto modo di presentare ai volontari la propria realtà agricola e il frutto del loro operato.

Al termine della giornata, prima del brindisi per l’ottimo svolgimento dei lavori, è stata fatta una breve passeggiata volta a far conoscere il passato frutticolo della regione, attraverso la visita delle vestigi del vecchio torchio del paese e la visita al frutteto tradizionale della Piana, punto di partenza dei progetti di ProFrutteti.

L’esperienza è stata molto positiva sia per i partecipanti sia per gli organizzatori che si rallegrano delle Giornate NaturAktiv 2016.