Giugno 2017 - Bolle di Magadino

L‘area naturale delle Bolle di Magadino si trova dove i fiumi Verzasca e Ticino formavano i propri delta sfociando nel bacino settentrionale del Lago Maggiore. L’incontro tra acqua e terra lungo un gradiente Ovest-Est e contemporanea-mente un gradiente Nord-Sud determinato da tipologie di suolo differenti (ghiaioso per la Verzasca a Nord e sabbioso per il Ticino nella fascia centrale e meridionale), crea ecosistemi svariati su un’area ristretta di poco più di 300 ettari. Questa diversità di ambienti si traduce in una diversità di nicchie ecologiche, occupate da specie animali e vegetali particolari. Infatti fino ad oggi nella riserva si sono potute contare più di 3000 specie diverse, un numero molto grande se paragonato alla superficie dell’area naturale.

Le specie legate agli ambienti acquatici e palustri sono quelle più specializzate, per le quali vi è maggior reponsabilità di conservazione.

Un quarto delle specie presenti è purtroppo minacciato di estinzione.

Attività svolte:

L’attività di gestione nel periodo vegetativo e di nidificazione è limitata ad interventi speciali atti a favorire il controllo di specie tendenzialmente invasive.

L’intervento di giugno ha compreso:

- Contenimento di specie di piante indesiderate (sfalci o strappo a mano).

- Taglio e strappo di arbusti di Budleja davidii (pianta indesiderata, invasiva)

- Raccolta a mucchi poco lontani con l’aiuto degli operai della Fondazione Bolle e di un furgone.