SPAI Locarno

Foto: cooperazione.ch

Un albero di mele accanto alla scuola. Lo hanno piantato di recente alcuni studenti della Scuola professionale artigianale e industriale (SPAI) di Locarno. È il simbolo di un modo diverso di stare tra i banchi. E fa parte del progetto “La scuola al centro del villaggio”, varato nel 2012, e potenziato nel 2016, dal docente di italiano Lorenzo Scascighini (50 an- ni). «Multiculturalismo e sostenibilità sono le nostre parole chiave. L’idea, utopica, è che la scuola diventi una sorta di punto di riferimento per la società».
Ragazzi che stanno imparando un mestiere, ma che si stanno anche formando come persone. Ai giovani vengono proposte esperienze che permettono di crescere dal lato umano. Si va dal gemellaggio con una scuola di Cluj, in Romania, all’organizzazione di conferenze su temi etici, o ambientali. «Questo modo di fare scuola mi ha cambiata. Ad esempio, ho capito l’importanza di mangiare sano e nel rispetto del pianeta. E a casa mia ho fatto l’orto». Amanda Marchetti, 18 anni, studia informatica. Con lei c’è la compagna di classe Cheyenne Tiziani, 20 anni. «Io cerco anche di stare attenta all’ecologia. E lo ricordo ai miei famigliari».
Sempre nei pressi della sede di Locarno, Scascighini ha creato un orto. «Una presenza silenziosa che ci ricorda l’importanza di rispettare la terra. C’è anche una coltivazione di mais. Per poi cucinare la polenta a chilometro zero. Proprio per approfondire questo aspetto, una volta all’anno organizziamo la settimana del gusto, in cui si punta sui prodotti locali».

Testo tratto da COOPERAZIONE.CH

L'ATB ha sostenuto il progettodonando il melo della specie Pom Rossin.