Rinaturiamo gli spazi verdi

Introduzione

Nel giardino naturale riscopriamo il valore e la bellezza delle piante indigene, e ci lasciamo sorprendere dalla crescita spontanea della vegetazione. È un giardino in cui si fa relativamente poco, ma al momento giusto, con il risultato di una straordinaria ricchezza di forme, linee, colori, suoni e profumi. Spesso basta poco, delle aiuole piantate con cespugli indigeni, rose selvatiche o erbe nostrane, un prato non concimato e falciato poche volte all’anno. Si può andare oltre, con una facciata coperta di vegetazione, uno stagno, un tetto verde, un’alberatura. In genere si impongono indirizzi di semplicità; in questo campo fare qualcosa per il proprio benessere e per la natura non richiede molto. I principi basilari, da applicarsi cum grano, sono gestire estensivamente, favorire le specie indigene, rispettare la vegetazione spontanea, e rinunciare a erbicidi e pesticidi. È la base di una natura diversificata; numerosi studi evidenziano infatti che le aree edificate possono ospitare un considerevole numero di specie animali e vegetali, premessa la presenza di spazi verdi gestiti estensivamente L’approccio deve essere in ogni caso rilassato, il risultato deve fare piacere!
Particolarmente interessanti sono i comparti commerciali, artigianali e industriali; qui vi sono aree verdi di notevole estensione, che potrebbero assumere un ruolo naturalistico e paesaggistico. Spesso ci dimentichiamo della loro esistenza, mentre sono un patrimonio. Una ditta avrà delle aiuole ai lati degli ingressi, uno stabilimento industriale delle fasce di prato tutt’attorno. Gli interessi, oltre che naturalistici, sono legati alla promozione dell’immagine, al miglioramento delle condizioni di lavoro, e al risparmio sui costi di gestione (si pensi ad esempio al problema del consumo d’acqua!). In taluni casi un’appropriata sistemazione permette di risparmiare energia. Infine, in previsione di un aumento di estati torride gli alberi assumono grande importanza quali dispensatori di ombra. L’ombra giusta al posto giusto è fondamentale per la salute della popolazione!

Il progetto in breve

Con questa proposta, ci si propone di valorizzare differentemente alcuni spazi verdi cittadini (possono essere sia pubblici, sia privati). Si tratta infatti di ripensare il verde (anche spazi limitati) attuando una gestione più naturale che favorisca la biodiversità locale e contribuisca a ricreare degli ambienti naturali in città, il tutto in un contesto molto particolare sottoposto a forte pressione. In questa situazione, per le piante e gli animali, è di fondamentale importanza poter contare su superfici naturali per poter sopravvivere e prosperare in un contesto densamente abitato. Per  ottenere questi risultati, basta poco, la Fondazione Natura & Economia, con la sua consulenza professionale, mostra come fare.

Un esempio concreto: Possibile rinaturazione del Parco di Villa Carmine sede del Dicastero giovani ed eventi

Il Parco di Villa Carmine, sede del Dicastero giovani ed eventi si presta bene quale esempio di possibile intervento di rinaturazione e di gestione più naturale. Qui di seguito presentiamo, brevemente, come potrebbe cambiare con degli interventi semplici, di facile attuazione. 
Gli interventi, di facile attuazione, mirano a una valorizzazione naturalistica e a un abbellimento del Parco. Un Parco più naturale potrà assumere anche un ruolo didattico. Esempi di interventi facilmente attuabili sono:

·        La sostituzione della siepe esotica sempreverde in primo piano, con una siepe di cespugli indigeni. Una siepe naturale offre nicchie a un alto numero di specie, come pure, nelle diverse stagioni, aspetti, forme e colori molto attraenti.
·        La diversificazione del ghiaietto (primo piano). Le erbe cresciutevi spontaneamente possono essere tollerate. Per un ulteriore diversificazione dell’ambiente si può pensare alla posa di piccoli cumuli di massi o sassi (immagine).
·        La gestione estensiva del prato. Falciato estensivamente (due tagli per anno, primo intervento non prima di giugno), il prato artificiale si trasformerà con il tempo in un prato naturale fiorito (immagini)  

Altri esempi di realizzazione

In Ticino e a Lugano vi sono diversi esempi di successo realizzati dalla Fondazione Natura&Economia, di seguito ne presentiamo alcuni.

La casa dei ciechi di Lugano

Si tratta di una superficie di complessiva di 11’198m2, della quale 5’145m2 vengono gestiti in modo naturale.  La prima certificazione risale a settembre 2008.
Gestione: i prati vengono falciati in modo differenziato. Il taglio regolare è limitato alle aree a cui si accede frequentemente. Il prato naturale non va falciato prima della fioritura e maturazione dei semi (in giugno), e in genere non più di due volte all’anno.

La casa dei ciechi di Lugano

L'Accademia di Architettura di Mendrisio

Si tratta di una superficie di complessiva di 18’116m2, della quale 7’181m2 vengono gestiti in modo naturale. La prima certificazione risale a dicembre 2008.
Gestione: Importante elemento di una gestione rispettosa della natura sono i cespugli indigeni. I costi di impianto e manutenzione sono contenuti.

L'Accademia di Mendrisio

Consorzio depurazione acque di Locarno e dintorni IDAL

IDAL, impianto foce Maggia
Si tratta di una superficie di complessiva di  31'094m2, della quale 13'884m2 vengono gestiti in modo naturale. La prima certificazione risale a ottobre 2006.
IDAL, impianti foce Ticino
Si tratta di una superficie di complessiva di 29’427m2, della quale 17’169m2 vengono gestiti in modo naturale. La prima certificazione risale a ottobre 2006.
Gestione: IDAL, si è trattato di realizzare delle ad esempio delle bordure con vegetazione spontanea e mucchi di sassi, importanti per la fauna e di posare dei cartelli esplicativi.

Il Consorzio depurazione Verbano

A chi è destinato il progetto?

La Fondazione Natura & Economiasi rivolge a imprese e comuni che vogliono gestire il verde attorno ai loro stabili in modo più naturale offrendo quindi una migliore qualità di vita, non solo ad animali e piante, ma anche alla popolazione.
Ottenere una vegetazione più naturale e ricca di biodiversità è relativamente facile. Molti processi si svolgono infatti in modo naturale, basta lasciar fare alla natura. Ad esempio gestendo in modo meno intensivo una superficie a verde, si instaura spesso un prato fiorito. Altri processi invece vanno pianificati, come ad esempio la realizzazione di stagni destinati a raccogliere l’acqua piovana, la realizzazione di siepi con piante indigene o ancor la creazione di tetti verdi estensivi. Gestire in modo più naturale e attrattivo gli spazi verdi costituisce la miglior carta da visita per un impresa di cui approfittano tutti i collaboratori. Inoltre, i costi di gestione degli spazi verdi naturali sono minori rispetto a quelli convenzionali. Ad oggi, più di 18 milioni di metri quadrati sono gestiti in modo naturale. Più di 300 imprese hanno già ricevuto la certificazione Natura & economia. Ogni metro quadrato in più rappresenta un passo concreto verso la conservazione delle specie in contrasto con la tendenza alla banalizzazione e cementificazione del territorio dello spazio urbano.

Informazioni generali

  • Promotore:
    Dr. Roberto Buffi, Natura e Economia
  • Categoria:
    sensibilizzazione, progetto sul campo, info
  • Stato dei lavori:
    in corso, già realizzati 9 progetti in Ticino
  • Sito internet:
    natureeteconomie.ch
  • Contatto:
    info@alleanzabiodiversita.ch