Ciliegi

ciliegia (I); sceresa o sciresa (DI); cerise (F); cherry (In), ciruela (S); kirche (T)
Prunus avium L. (Rosaceae)

Ciliegie e golosità vanno a braccetto. Dolci, lucide e carnose, appese sui rami generosi invitano all’arrampicata e alla scorpacciata. Non per forza su piante di proprietà, come la grande banda dei ladruncoli di frutta che popolavano i boschi de Il barone rampante di Italo Calvino, aggrappati alla piante “Tanto che qualcuno per poco non cadeva dal ciliegio, e qualcuno si buttava indietro tenendosi con le gambe al ramo, e qualcuno si lasciava penzolare appeso per le mani”. Le dolci, ossia le ciliegie comuni, sono il frutto della domesticazione del ciliegio selvatico o degli uccelli (Prunus avium). Specie indigena nei boschi dell’Asia occidentale e d’Europa. Dove la sua presenza allo stato spontaneo è stata attestata da scavi archeologici, attraverso il ritrovamento di migliaia di noccioli attorno alle palafitte di diversi villaggi lacustri in Svizzera e Francia. Nel linguaggio comune le ciliegie dolci sono a loro volta suddivise in “tenerine”, a polpa molle e fondente (var. juliana), e “duroni”, ossia a polpa dura e consistente (var. duracina). Dal cuore dolce o tenero, la ciliegia conquista i nostri palati, portando con sé il sapore delle prime giornate estive e la promessa delle vacanze vicine.

Albero
Albero dal legno nobile, giallo-rosato che fresco odora di mele. Indicato per la falegnameria fine, l’ebanisteria e il tornio. Non nel giorno di San Giovanni (24 giugno), pena una caduta sicura . Più contenuti, gli arbusti o piccoli alberi del ciliegio acido (P. cerasus).

Foglia
Ovali, doppiamente dentate, un po’ rugose, perlopiù pelose sulla pagina inferiore. Che in autunno assumono varipinte tonalità.

Fiore
Bianchi, a 5 pentali, lungamente peduncolati, riuniti in mazzetti (ombrelle). Da aprile a maggio. Fioritura incantevole e profumata, più timida di quella di alcune specie giapponesi, tanto spettacolare da diventare occasione di cerimonie in cui si danza, banchetta e beve.

Frutto
Drupa, globosa, ovoide o cuoriforme, rosso più o meno scuro. Polpa succosa, dolce o amara.

Note per il palato…
Ottime per il consumo fresco, direttamente sull’albero le ciliegie acquistano ancor più sapore. Per preparare sciroppi, marmellate, liquori. Tra i più noti: Maraschino, Kirsch e Cherry. Curiosa la zuppa di ciliegie secche con pane bollito e burro, una pietanza popolare nell’Europa centrale. Dai semi si estrae un olio, con sentore di mandorla amara. I peduncoli sono usati in fitoterapia.

Le specie piantumate

Melo
01. Bella di bosco
02. Calvilla di danzica
03. Calvilla rossa d'autunno
04. Mela campana
05. Pom rossin
06. Porgnec
07. Renetta champagne
08. Renetta grigia del Tirolo
09. Rosa di Berna
10. Sant'anna rossa
11. Verdesa

Pero
12. Abate Fetel
13. Buona Luisa (attualmente non a dimora)
14. Conference
15. Kaiser Alexander
16. Moscatellino
17. Per büter
18. Per de Sant’ana
19. Per rügin
20. Spadoncina

Prugno
21. Regina Claudia verde
22. Regina Claudia D’althan
23. Damaschina gialla
24. Mirabelle de Nancy

Mirabolano
25. Mirabolano

Biricoccolo
26. Biricoccolo

Pesco
27. Precoce bianca
28. Bianca tardiva

Ciliegio
29. Bigarreau Burlat
30. Bigarreau Morceau
31. Merchant (Bigarreau)
32. Noir di Meched
33. Graffione rosa
34. Ciliegio di San Pietro

Amarena
35. Amarena Reale

Noce
36. Noce

Corniolo
37. Corniolo